Un vestito può inquinare? Sì, molto. Pensate solamente agli insetticidi e pesticidi utilizzati nelle piantagioni di cotone, agli stabilizzanti, acidi e tinture nocive che inquinano le riserve idriche globali, giusto per fare alcuni esempi.

L’utilizzo massivo di questi elementi porta il settore tessile al secondo posto tra quelli più inquinanti.

Ebbene si, l’industria della moda oltre ad essere una delle più inquinanti al mondo, è anche una di quelle che consuma più acqua.

Dunque è arrivato il momento di fare una scelta: iniziare a vestire sostenibile. Sì, perché la nostra vita può essere sostenibile sotto ogni aspetto, incluso quello della moda.

Vestire sostenibile vuol dire preferire quelle aziende che si impegnano a ridurre l’impatto ambientale a livello produttivo (ad esempio eliminando le sostanze tossiche e dannose per l’uomo e per l’ambiente) e che operano eticamente nei confronti dei lavoratori.

Visto che ciascuno di noi può fare qualcosa per l’ambiente e per una moda più sostenibile e responsabile, il primo step è informarsi sul panorama della moda etica e sui suoi protagonisti.

Ad esempio, scegliere di acquistare un capo sostenibile di un designer emergente significa supportare allo stesso tempo l’ambiente, la moda etica e la nuova linfa della creatività.

Ma passiamo al lato pratico. Come iniziare a vestire sostenibile? Ecco alcuni consigli:

  • Acquista solo se necessario: non cedere ai prezzi bassi del fast fashion; dietro una t-shirt di 5 euro c’è scarsa qualità, procedimenti e tinture inquinanti, sfruttamento dei lavoratori.

  • Documentati prima di comprare: una volta che lo avrai fatto, acquista meno capi d’abbigliamento, ma essenziali e di qualità, vestiti che durino nel tempo, con tessuti sostenibili. Ricorda che acquistando meno ci si può permettere di spendere di più per un singolo capo.

  • Scegli tessuti sostenibili certificati: leggi sempre l’etichetta di composizione perché i tessuti certificati garantiscono l’assenza di sostanze tossiche, la riduzione dell’impatto ambientale e il rispetto dei diritti dei lavoratori.

  • Acquista made in Italy: i capi confezionati in Italia avranno percorso “meno strada”.

  • Innamorati di ogni capo che scegli: lo indosserai più a lungo.

  • Prenditi cura dei tuoi capi: il lavaggio reiterato comporta l’usura dei vestiti e allo stesso tempo impenna i consumi energetici e idrici. Meno lavatrici, ma più corpose. Scegli, inoltre, saponi neutri e a basso impatto ambientale, lavaggio a basse temperature (30°) e asciugatura dei capi all’aria aperta, possibilmente al rovescio e all’ombra.

  • Ricicla: dai nuova vita ai capi che gli altri non usano più perché un indumento portato da due persone diverse è il miglior modo per vestirsi rispettando l’ambiente.

Vesti responsabilmente, ora non hai più scuse. Fa’ il tuo primo passo per difendere l’ambiente attraverso ciò che indossi!